Spedizioni gratis da 34,99€
0

Il tuo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti: 0
Totale prodotti: € 0,00

Vai al carrello
LOREM IPSUM DOLOR SIT AMET

Adelphi

Breve storia dell'infinito (P. Zellini)

Le vicende di una temibile categoria ripercorse dalle origini greche sino alla ormai cronica "crisi dei fondamenti" con eleganza, penetrazione e perspicuità.

«C'è un concetto che corrompe e altera tutti gli altri. Non parlo del Male, il cui limitato impero è l'Etica; parlo dell'Infinito», così ha scritto J.L. Borges - e le sue parole stanno sulla soglia di questo libro, dove un matematico ha provato a ripercorrere, con eleganza, penetrazione e perspicuità, le vicende di questa categoria temibile, dalle origini greche sino alla ormai cronica «crisi dei fondamenti» del pensiero scientifico. Prima parola occidentale per designare l'infinito è l'ápeiron, il «senza limiti», quale appare già in Anassimandro. Ma l'infinito greco, dai Presocratici alla sistemazione aristotelica, proprio in quanto lo si riteneva un principio «divino, immortale e indistruttibile», viene maneggiato con estrema cautela nei procedimenti del pensiero discorsivo. E si tratterà sempre, allora, di un infinito potenziale, concepito nel segno della «negazione» e della «privazione» (la stéresis di Aristotele). La contesa tra il finito e l'infinito appariva dunque come una delle forme della contesa ultima fra tutte: quella fra l'Uno e il Molteplice. Il numero, sinonimo di misura e armonia,

SKU 25325

13,00 12,00
Sconto -8%
Acquisti
sicuri
AGGIUNGI AL CARRELLO

Prodotto aggiunto al carrello.

Vai al carrello

Quantità massima acquistabile per il prodotto raggiunta

Vai al carrello

Spese di spedizione: gratis
Consegna prevista entro Lunedì 12/06