Spedizioni gratis da 34,99€
0

Il tuo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti: 0
Totale prodotti: € 0,00

Vai al carrello
LOREM IPSUM DOLOR SIT AMET

Gialli Thriller Suspance

Delitti a Fleat House -7%
Giunti editore

Delitti a Fleat House

€ 19,80 € 18,50

Dettagli Autore: Lucinda Riley Traduttore: Leonardo Taiuti Editore: Giunti Editore Collana: A Anno edizione: 2022 In commercio dal: 25 maggio 2022 Pagine: 496 p., Brossura EAN: 9788809953680 Descrizione Un austero collegio inglese, morti misteriose e segreti sepolti dal tempo. Il nuovo romanzo inedito di Lucinda Riley. Una morte che può essere stata accidentale possiamo quasi sopportarla, ma due... due è pericoloso.   L'improvvisa morte di Charlie Cavendish, nell'austero dormitorio di Fleat House, è un evento scioccante che il preside è subito propenso a liquidare come una sfortunata tragedia dovuta a una crisi epilettica, malattia per la quale il ragazzo era in cura da tutta la vita. L'autopsia però stabilisce che si è trattato di uno shock anafilattico, di una reazione allergica a un farmaco di uso comune come l'aspirina. Ma Charlie ne era al corrente e sapeva di non doverla prendere... Un errore fatale o un delitto premeditato? Sarà la polizia a far luce sul caso e in particolare Jazmine "Jazz" Hunter, la tenace e volitiva ispettrice che si è appena trasferita in un cottage nella meravigliosa campagna del Norfolk, non lontano dalla scuola. Riluttante a tornare in servizio dopo un periodo sabbatico, Jazz accetterà solo per fare un favore al suo vecchio capo e si accorgerà subito che sono tanti i segreti racchiusi nelle mura di Fleat House, tra intrighi familiari, tradimenti e vendette, ma quello che non si aspetta è che nel giro di pochi giorni venga ritrovato un secondo cadavere e un alunno scompaia. È chiaro che la vicenda è molto più complicata di quanto potesse sembrare all'inizio e che non sarà facile per lei tenere separata vita personale e lavorativa. Un romanzo inedito, l'unico thriller dell'autrice bestseller Lucinda Riley. L'ennesima prova delle capacità di una grande scrittrice che riesce a spaziare tra generi diversi: dall'appassionante narrativa femminile al crime, con una protagonista carismatica e un'ambientazione suggestiva come nella migliore tradizione del giallo. COME COMINCIA La misteriosa figura salì le scale fino al corridoio del piano riservato agli studenti del primo anno, su cui si apriva un labirinto di studioli grandi come scatole da scarpe, uno per ciascun ragazzo. Gli unici rumori che si udivano erano i tonfi e i ronzii provenienti dai vetusti radiatori, inefficaci sentinelle di ferro battuto che da cinquant'anni tentavano invano di scaldare Fleat House e i suoi occupanti. Fleat House, la più antica delle otto pensioni in cui alloggiavano gli alunni della St. Stephen's School, doveva il proprio nome al preside che l'aveva costruita oltre centocinquant'anni prima. Noto come il "Sacco di pulci" tra gli studenti che lo abitavano, l'orrendo edificio vittoriano di mattoni rossi era stato convertito in alloggi studenteschi subito dopo la guerra.

Le ossa parlano di Antonio Manzini - 9788838942990 -7%
La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta di Andrea Camilleri - 9788838944864 -6%
 

La guerra privata di Samuele e altre storie di Vigàta di Andrea Camilleri - 9788838944864

€ 15,00 € 14,15

Editore: Sellerio Editore Palermo Collana: La memoria Data di Pubblicazione: novembre 2022 EAN: 9788838944864 ISBN: 8838944865 Pagine: 272 Formato: brossura Trama del libro Questo volume comprende i racconti inediti "La prova" e "La guerra privata di Samuele, detto Leli". Le altre storie sono state pubblicate in tempi diversi: "L'uomo è forte" in Articolo 1. "Racconti sul lavoro", Sellerio, 2009; "I quattro Natali di Tridicino" in Storie di Natale, Sellerio, 2016; "La tripla vita di Michele Sparacino" in allegato al «Corriere della Sera», 2008 e Rizzoli, 2009; "La targa" in allegato al «Corriere della Sera», 2011 e Rizzoli, 2015. Una rete di storie, ovvero una proliferazione di intrecci sorprendenti, è questo libro di racconti. La consueta concentrazione espressiva, la scrittura scenica di geniale lucidità, e il talento umoristico, consentono a Camilleri di tradurre con spigliatezza il ludico nel satirico, facendo giocare il tragico con il comico: senza però escludere momenti d'incanti emotivi, come nel racconto "I quattro Natali di Tridicino". La raccolta si apre con una «commedia» di equivoci e tradimenti, dai guizzi sornionamente maliziosi. Si chiude con un racconto di mare di potente nervatura verghiana, calato in un mondo soffuso di antica e dolorosa saggezza: «La vita è come la risacca: un jorno porta a riva un filo d'alga e il jorno appresso se lo ripiglia. [...] Ora che aviva portato 'sto gran rigalo, cosa si sarebbi ripigliata in cangio l'onda di risacca?». Nella montatura centrale, tra varie coloriture sarcastiche, si ingaglioffa nell'abnorme e nell'irragionevole. Ora è la vita da cane di un poveruomo, che si araldizza nel gesto finale, nella desolazione estrema di una autoironia catartica sorvegliata dalla moglie: «C'è luna piena, fa 'na luci che pare jorno. E allura vidi a sò marito, 'n mezzo allo spiazzo, mittuto a quattro zampi, che abbaia alla luna. Come un cani. "Sfogati, marito mè, sfogati" pensa. E torna a corcarisi». Ora è la stolidità ilarotragica del fascismo, in due episodi: sull'impostura di un falso eroe patriottico, al quale non si sa come dedicare una targa di pelosa commemorazione; e sulla discriminazione razziale, in un ginnasio, nei confronti di uno studente ebreo che sa però come boicottare e sbeffeggiare, fino alla allegra e fracassosa rivalsa, la persecuzione quotidiana di professori istupiditi dal regime. Si arriva al grottesco di un eccesso di esistenza. All'ignaro Michele Sparacino vengono cucite addosso più vite fasulle. I giornali lo raccontano come «sovversivo», «sobillatore», «agitatore» e infine «disfattista» durante la guerra. È sempre «scangiato per un altro». Ed è ricercato da tutte le autorità. Il vero Michele Sparacino morirà al fronte. Gli verrà dedicata, con tanti onori, una tomba monumentale al milite ignoto. E verrà «scangiato» anche da morto. Un giornalista scriverà infatti: «Avremmo voluto avere oggi davanti a noi i traditori, i vili, i rinnegati, i disertori come Michele Sparacino, per costringerli a inginocchiarsi davanti al sacro sacello...».